Gli uomini rossi

Alcune foto riportate dal sito repubblica.it in cui sono ritratti degli indios "uomini rossi" sono state lo spunto per discutere con gli amici dell’evoluzione dell’uomo.

Pareri opposti su alcuni fronti, più vicini su altri.

La cosa che più mi ha fatto riflettere è la convinzione della maggioranza dei presenti alla discussione della superiorità culturale ed evolutiva della società occidentale o moderna, rispetto ad altre culture, popoli. Non condivido questa posizione, onestamente, ma senza pretese di avere ragione, penso semplicemente che quella nostra sia una delle evoluzioni dell’uomo, forse quella che impone maggiormente la sua forza sugli altri; e se per taluni il fatto stesso di averne le capacità ne leggittima implicitamente la giustizia, non penso sia il ragionamento giusto da fare per vivere a lungo e bene sul nostro piccolo pianeta.

Abbiamo bisogno di rispettare tutti, trovare nelle differenze la ricchezza dell’uomo, apprendere senza essere convinti di essere comunque e già "migliori"

Certo oggi nel mondo che la società moderna-avanzata ritiene suo, è difficile trovare ancora spazio per la natura, l’ambiente, il prossimo, gli animali, lo spirito, … 

Non penso si possa misurare tutto solo con i soldi, con la tecnologia, con il progresso a tutti i costi. Spero arrivi il giorno in cui le persone si accorgano che qualcuno vuole che tutti pensino che sia importante avere 7 cellulari a testa, 5 macchine, la casa grande e splendente, i capelli sempre in ordine, i denti bianchissimi, senza rughe, senza segni del tempo (anche a costo di diventare ridicoli), senza peli sulle gambe, senza nei, sempre abbronzati, … 

La ricchezza non è la felicità, la felicità non si ottiene comprando quello che ti dicono di comprare, la felicità te la devi costruire, e se la costruiamo insieme sarà più facile. 

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